NINFA E FAUNO

Dal 1960

Ninfa e Fauno, un tema particolarmente caro a Fiume, fu sviluppato sia in un ciclo di disegni, sia in alcune sculture del ciclo delle Ricostruzioni museali. L’elemento che accomuna le opere di questo tema è la presenza di una forte sensualità vista nel suo aspetto più poetico. A seconda dell’effetto che voleva ottenere, Fiume utilizzò o la penna o il pastello esprimendo il suo forte erotismo con un segno sottile o con un segno più spesso e dal sapore primitivo. 

TESTI CRITICI

FRANCO SOLMI

Da Eros Triumphans
Disegni erotici di Salvatore Fiume
Società Italiana per le Edizioni d’Arte, Roma, 1988

…Per Salvatore Fiume l’allegoria, che egli pratica per grazia e dannazione di pittore, confessa soprattutto il bisogno del naturale, meta già fin troppo ambiziosa per le nostre povere metafisiche. Uomo concreto e sognante, credo che sceglierebbe a suo patrono Jean Jacques Rousseau, se una coscienza culturale levigata dal cinismo dei tempi appena consentisse opzioni di questo genere. Essendo artista, non ha bisogno di dar giustificazioni particolari a quel suo andar per immagini e per simboli nei territori della storia e della mitologia naturale. Tanta è la pluralità delle sue osservazioni che le opere sembran venir fuori dal taccuino d’un viaggiatore fortunato che si è trovato a frequentare città insepolte a tutti sconosciute e a giocare alla pari, fin da bambino, con satiri, ninfe e minotauri innamorati… 

SALVATORE FIUME

Da Le Sculture
Leonardo Arte, 1994

…Ho raccontato ciò che avviene quando si eseguono degli scavi, quando, cioè, gli archeologi trovano statue, teste, gambe, braccia di statue di varie epoche, anche a poca distanza le une dalle altre e, portandole alla luce, incaricano gli scavatori di riporle a fianco dei fossi. Proprio in quelle occasioni, ho visto riporre senza alcuna intenzionalità, torsi femminili vicino alla bocca ora di un satiro, ora di un imperatore, ed intrecciare, come in atti d’amore, tronchi di statue di uomini e di donne che, tra l’altro, si circondavano di vapori, perché, uscendo bagnati da sotto terra, erano investiti dal sole. Accanto a questi racconti ho voluto ricreare, con le mie sculture, ciò che avviene quando quegli scavi finiscono nei musei. Ho visto che gli storici, ricostruendo le statue delle quali hanno pochi pezzi, tentano di mostrare come probabilmente furono quelle sculture quando erano tutte intere. Questi drammatici spettacoli mi hanno ispirato per comporre delle sculture con frammenti staccati gli uni dagli altri, ma coordinati in modo da offrire al visitatore la traccia per completarle con la sua immaginazione…