AREZZO

Identità di un protagonista a dieci anni dalla scomparsa

200 opere dal 1944 al 1994

30 novembre 2007 · 3 febbraio 2008

Mostra promossa dal Comune di Arezzo
In collaborazione con Galleria Artesanterasmo di Milano
A cura di Giovanni Faccenda, Laura e Luciano Fiume, Giuseppe Pasquale Macrì 
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, piazza San Francesco, 4, Arezzo
30 novembre 2007 – 3 febbraio 2008  
Catalogo: Masso delle Fate Edizioni, Signa (Firenze).

 

La scelta di Arezzo per celebrare il decennale della scomparsa di Salvatore Fiume non fu casuale. Egli si sentiva particolarmente legato alla città in cui Piero della Francesca aveva eseguito alcuni dei suoi massimi capolavori. Nel suo testo Giovanni Faccenda, che definisce Salvatore Fiume “un autore da ritenere senz’altro, per importanza, fra i maggiori del Novecento”, ricorda il suo “pellegrinaggio” ad Arezzo, Monterchi e Sansepolcro a pochi anni dalla fine della seconda guerra, dove ammira e studia le opere di Piero della Francesca. Influenzato anche da altri pittori del Quattrocento, come Paolo Uccello, stabilisce con essi un dialogo che sarà costante nella ricerca successiva. La mostra conteneva oltre duecento opere, composte nell’arco di 50 anni (1944-1994), tra oli, disegni, sculture, acqueforti, litografie, tavole illustrative di libri e bozzetti originali per il teatro. Il catalogo della mostra venne curato da Giovanni Faccenda.